SHUKRI FARAH

Profilo professionale

Da sempre affascinata dalle Arti visive, dalle poesie in lingua dei segni, dal movimento, dalla danza e dal teatro, dal 2000 affronta lo studio della danza apprendendo differenti discipline;

  • Danze dell’Africa Occidentale in Italia e in Europa con i più grandi maestri di fama internazionale, quali Vincent Harisdo e Koffi Koko, (Benin), George Momboye, Evelyne Mambo, Merlin Nyakam e Gerard Diby (Costa D’Avorio), Vincent Mantsoe (Sudafrica), Fanta Camara, Alseny Bangoura e Aminata Tourè (Guinea), Ibrahima Coulibaly, Manu Sissoko e Awa Koyate (Mali), Katina Genero (Italia), Chiara Martinoli (Italia) e Elsa Wolliaston;
  • Danza contemporanea con Nicoletta Bernardini e Piera Pavanello, partecipando a seminari di contact improvvisation e Axis Syllabys con Frey Faust e Linda Linda Buffali;
  • Danza afrocubana con Franca Aimone, con El Goyo, con Francesca Spezzani e Daisy Villalejo.

Parallelamente alla danza afro e afrocontemporanea si appassiona al teatro danza e si forna con Rossanna Molinaro.

Intraprende la formazione in Danzamovimentoterapia Espressiva e Psicodinamica sotto la direzione didattica della Dott.ssa Cinzia Saccorotti. In quell’occasione incontra e studia l’Expression Primitive, definita più che una disciplina, una ricerca antropologica sul movimento dal suo fondatore Hernest Duplan, attore, danzatore e coreografo haitiano. Questa formazione la influenza nel suo approccio didattico alle danze africane, creando uno stile personale e versatile che contempla anche l’espressività caratteristica della lingua dei segni e del teatro danza.

Esperienza artistica:

Fin dagli esordi fa parte della compagnia di danza africana e afro contemporanea “NYELENI” fondata da Chiara Martinoli, mia prima Maestra, con cui partecipa a diverse rassegne e festival (Suq di Genova, il Festival Afro e Altro e Oltre ecc) e della quale diventa assistente all’interno del corso di danza africana rivolto ad adolescenti presso la scuola Baliano del centro storico genovese.

Nel 2001 vince il primo premio con la propria compagnia, formata da due danzatori sordi, al Festival Nazionale del Teatro Sordo a Salsomaggiore con lo spettacolo “Contrasti”, interamente immerso nel silenzio dei corpi danzanti tra la poesia in lingua dei segni italiana, il teatro e la danza contemporanea e africana. Presente in diverse rassegne e festival, questo spettacolo ha affascinato anche il pubblico udente.

Nel 2010, coinvolta dall’associazione di Musicoterapia “La Stravaganza”, debutta in qualità di performer nello spettacolo “Ostinati e contrari” in omaggio alla poetica di Fabrizio De Andrè, con la regia e la drammaturgia di Sebastiano Filocamo. Dal teatro Elfo Puccini di Milano nel 2010 fino al Teatro Valle Occupato di Roma nel 2012, lo spettacolo viene replicato in svariate occasioni.

 

Didattica:

Dal 2015 tiene regolari corsi di danza di matrice africana in collaborazione in varie  associazioni.

Dal 2007 conduce laboratori e stage di danza africana per vari enti, tra cui si ricordano la rassegna “Cantiere delle Arti” finanziata dal Settore dei Musei del Comune di Genova,“La Magia” di Ribolla a Grossetto e il Festival  Giovani Sordi di Orvieto.

Nel 2006 tiene un corso annuale di danze africane per adulti presso il Teatro degli Zingari in collaborazione dei percussionisti Ibrahima Sampou e Davide Simonentta.

Dal 2021 collabora come insegnante di danze africane con  SpazioDanza

TI RACCONTO LA MIA PASSIONE

Ancora in terra somala, fin da bambina, la danza, il movimento, il suono e il ritmo sono state parti integranti della mia vita.

Sorda dalla nascita, italiana di cittadinanza e genovese dadozione da più di 30 anni, ho fatto della danza il mondo che più mi rappresenta.
Nel danzare il corpo acquista un ruolo chiave nella relazione con gli altri;  accorcia le distanze, assottiglia le  barriere – che spesso decadono- , e la parola lascia il posto a una forma di comunicazione non verbale basata principalmente sull’empatia.

Insegnare è insieme gesto impregnato di generosità, trasmissione di un sapere acquisito e saggezza maturata nel tempo. E’ una vocazione sempre presente in me, che si tratti della lingua dei segni italiana o la danza africana. La commistione di esperienze formative che ho attraversato ha il comune intento di coltivare la consapevolezza del proprio respiro, la coscienza della propria presenza sana e gioiosa che incrementa il potere personale e avvicina a una migliore versione del sé.