Profilo professionale

IVANO BRACCO entra nel mondo della danza studiando dal 1993 Jazz con Alex Sief e dal 1995 hip hop con Massimo Savatteri. Partecipa costantemente a stage e corsi di aggiornamento. Ragazzo immagine/animatore in diverse discoteche italiane.

Coreografo e ballerino del gruppo di musica da discoteca Double You, dei quali menzioniamo alcune esibizioni al S.I.B di Rimini con Radio DJ al Pala Time di Palermo al Berfi’s di Verona al Genux di Brescia alla Arena di Milano (Milano per Stramilano).

Nel 1999 inizia le sue esperienze televisive su ITALIA 1 con Night Haven, Fuego e su Match Music con Crazy Dance.

Ballerino e cantante nel gruppo 010 si esibisce su Stream, TMC in Fantasie di Trastevere.

Nel 2001 lavora come ballerino con Natalia Estrada per la trasmissione “La sai l’ultima?” in diretta televisiva e in prima serata su Canale 5 condotta da Gigi Sabani lavorando sotto la guida del coreografo Brian Bullard.

Nel 1999 si esibisce come ballerino supporter nella tournée italiana dei Backstreet Boys allo Stadio Olimpico di Roma, al Forum di Assago di Milano e allo Stadio Comunale di Viareggio.

Nel marzo del 2002 viene invitato come presenter per Stage e Giudice di gara al 1° “Trofeo Hip Hop-Funk Festival” della città di Cecina.

Nell’estate del 2003 diventa coreografo,ballerino e capo animazione di importanti villaggi turistici.

Nel 2005 promosso Direttore artistico per la GSAclub (Azienda di animazione per villaggi turistici che offre il proprio servizio a circa 30 strutture tra italia e estero).

Ivano collabora con Spaziodanza dall’Ottobre 2000.

Ti racconto la mia passione

Fin da piccolo mi è sempre piaciuto danzare: all’asilo, alle elementari… a ogni festa della scuola io ballavo, sempre:posso dire che è la mia passione, anche se fino ai sedici anni ho giocato a calcio; ogni volta che ero davanti alla tv, ballavo: principalmente sui video musicali dell’epoca, come quelli di Michael Jackson e quelli che trasmetteva Mtv. Con mia sorella eravamo così presi che li registravamo tutti, io poi me li rivedevo e a furia di replay imparavo i passi delle coreografie. Un giorno, una ragazza che insegnava Danza Classica mi ha convinto a frequentare una scuola di ballo, e così ho iniziato a studiare Modern Jazz… sì, è lontano da quello che faccio adesso, ma all’epoca l’hip hop in Italia non era ancora arrivato; per me però è stato il punto di partenza, ho lasciato il calcio – andando anche contro ai desideri di mio padre, che non mi voleva ballerino – e mi sono dedicato anima e corpo a quello. Quando – dopo già quattro anni che danzavo – ho scoperto l’hip hop, ho realizzato che quello era già il mio modo di ballare da sempre: mi sono perfezionato, e ho cominciato a lavorare; l’università l’ho fatta esclusivamente per poter continuare a ballare: i miei erano contenti e io potevo fare esperienza ai villaggi turistici, sul palco, in televisione… insomma: è una vita che ballo, ed è una vita che mi diverto!