Percorso professionale

Percorso professionale

Olivia Giovannini, studia danza classica e contemporanea, a partire dai primi anni Novanta, seguendo corsi e laboratori con maestri quali: N. Bernardini, P. Doussaint, A. Certini, J. Gaudin, O. D’Agostino, K. Duck, Tanz Company E. Gervasi, MK, Kinkaleri, approfondendo, contemporaneamente, la pratica dell’Aiki Taiso, forma interna dell’Aikido, e dello Yoga > www.oliviagiovannini.net

Laureata in Storia della Danza al DAMS di Torino, è insegnante di danza, espressione corporea e ginnastica dolce/posturale; psicomotricista; formatrice; coreografa/performer/danzatrice e modella coreutica per Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova.

Nel giugno 2021 consegue la qualifica di Istruttore di Ginnastica Posturale presso l’Accademia Istruttori e Operatori Certificati (AIOC Italia).
Nel dicembre 2020 conclude il Corso di Formazione in Psicomotricità Educativa della Scuola di Psicomotricità di Genova conseguendo il titolo di Psicomotricista. Nel luglio 2021 supera l’esame di ammissione all’Elenco Professionale degli Psicomotricisti di ANUPI Educazione.
Nel gennaio e febbraio 2021 partecipa al Corso online di Propedeutica A1-A2-A3 Metodo ‘Musica Canto Movimento’ di Laura Olga Fanetti.
Nel giugno 2020 partecipa al master monotematico di Anatomia funzionale online e nel novembre 2020 al master monotematico di Avviamento alla Danza online di Ateneo della Danza di Siena.

Nel 2009 consegue la Laurea Magistrale in Storia della Danza – corso di studi quadriennale in Discipline dell’Arte, della Musica e dello Spettacolo (D.A.M.S.) – presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi di Torino, con votazione 110 e lode e diritto di pubblicazione. Un estratto della sua tesi di ricerca ‘La compagnia di danza MK’ viene pubblicato sulla rivista online del D.A.M.S. di Bologna Danza e ricerca – laboratorio di studi, scritture, visioni > http://danzaericerca.unibo.it/article/view/2418

Principali esperienze in ambito didattico

Nel 1997 inizia il suo percorso nel campo dell’insegnamento della danza come assistente ai corsi di formazione presso la scuola dell’Associazione VIVERE DANZA; dallo stesso anno collabora con l’Associazione ITERDANZA in corsi di Espressione Corporea nelle scuole materne ed elementari di Genova. Collabora, come formatrice, a laboratori di Espressione Corporea con persone ipovedenti presso l’Istituto per Ciechi e Non-vedenti D. Chiossone di Genova. Dal 2000 ad oggi tiene corsi di ginnastica dolce/stretching e lezioni e laboratori di danza contemporanea presso note scuole di danza genovesi.

Dal 2003 ad oggi conduce laboratori di espressione corporea nelle scuole elementari genovesi per MUS-E, progetto culturale internazionale finalizzato all’integrazione nelle scuole elementari attraverso l’arte.

Dal 2005 ad oggi tiene corsi di predanza e propedeutica alla danza classica presso alcune note scuole di danza genovesi, specializzandosi nell’insegnamento ai bambini in età prescolare.

Nel 2015 fa parte, come formatrice nell’ambito della danza contemporanea, del progetto di scambio interculturale internazionale CROSSING THE BORDERS, organizzato dall’Associazione PECO in collaborazione con la Commissione Europea per il programma Erasmus. Crossing the borders coinvolge ragazzi dai 18 ai 26 anni provenienti da diverse parti d’Europa ed è basato sull’idea che l’arte sia strumento privilegiato di apprendimento interculturale attraverso workshop ed esperienze di condivisione e di gruppo, basate sulla prevalenza del processo e successivamente sul risultato, che mettono in dialogo diverse forme d’arte grazie alla presenza di artisti professionisti in diversi settori. Nel 2017 viene chiamata da PECO come coordinatrice artistica del progetto.
Nel 2021 e nel 2022 fa parte del progetto laboratoriale di Videodanza – all’interno di FuoriFormato, rassegna di spettacoli, performance e videodanza dedicata alla danza contemporanea, organizzata dal Comune di Genova e curata da Teatro Akropolis, Rete DanzaContempoLigure e Augenblick – conducendo, insieme a C. D’Occhio per Rete DanzaContempoLigure, la parte performativa del workshop di screendance, in collaborazione con Associazione Augenblick. Nel 2021 l’iniziativa è stata uno degli eventi previsti dal Progetto Europeo di cooperazione culturale CreArt. Network of Cities for Artistic Creation e della Giornata Europea della Creativita Artistica (EU DAY).

Principali esperienze in ambito artistico

Attraverso l’interesse per un’indagine compositiva che metta la danza a stretto contatto con il luogo e il tempo d’intervento performativo, Olivia Giovannini sperimenta, fin dal 2001, collaborazioni con artisti provenienti dall’ambito della musica e dell’arte contemporanea (video arte, musica elettronica, fotografia, costume, light design, writing, neon art e altro ancora). Grazie a questa rete di incontri, che unisce differenti specificità umane ed artistiche utili per spostare i principi creativi della ricerca corporea su più linee d’azione e muovere lo sguardo verso un territorio organizzato per maglie larghe e permeabili – in cui la curiosità permetta di “creare tante porte quante ne servono alla comunicazione tra i frammenti” (G. Clèment) – Olivia Giovannini crea spettacoli in ambito teatrale, performance urbane e installazioni site-specific ed è presente in diversi festival ed eventi di arti performative del territorio nazionale. Fa parte di ReteDanzaContempoLigure, collettivo che riunisce coreografi, danzatori e operatori della danza contemporanea in Liguria > www.retedanzacontempoligure.org

Dal 2003 fa parte, come danzatrice, di Acquario, progetto sperimentale e itinerante in diverse città italiane, condotto dal coreografo Michele Di Stefano della compagnia di danza contemporanea romana MK; dal settembre 2003 inizia a frequentare il lavoro di sala della compagnia MK e nel settembre 2004 partecipa a sostanzasonora, produzione della stessa compagnia, con debutto al Festival Enzimi di Roma.

Nel corso degli anni lavora, come interprete-danzatrice, in vari progetti teatrali ed artistici in collaborazione con artisti internazionali.

  1. Giovannini è stata ospite di: Teatro della Tosse (Genova), Teatro dell’Archivolto (Genova), Festival FuoriFormato (Genova), Teatri di Vetro (Roma), Teatro Kismet Opera (Bari), Teatro TaTA’ (Taranto), Festival Ammutinamenti (Ravenna), Festival Interplay (Torino), Festival AttraversamentiMultipli (Roma), Corpi Urbani-Urban Bodies (Genova), Festival Santarcangelo dei Teatri-Immensa (Santarcangelo di Romagna), Lavori in pelle (Ravenna), Gender Bender Festival (Bologna), Fucina Off (Spoleto), Museo d’Arte Contemporanea Villa Croce (Genova), Contemporart Ospitale d’Arte Villa Piaggio (Genova), Rialto Sant’Ambrogio (Roma).

Principali produzioni:

> supersolo – 2006
> progetto # – 2006/2017
> Funk’n FUCK – 2009
> P.P-P.4.2 – 2007/2019
> AH23 – 2009/2013
> AVIDVOID proj. – 2011
> FunnyGames – 2011/2013
> SOUNDTRACK – 2013
> on HER own – 2013/2017
> Love/Unlove – 2014/2015
> Iynx – 2019/2020
P.P-P. 4.2 e AH23 sono progetti selezionati per il circuito Anticorpi eXpLo 2009/2010 – primo network indipendente italiano dedicato alla giovane danza d’autore – e per il Festival delle arti sceniche contemporanee TDV 2008 e 2010 (Roma)
AVIDVOID proj. è un progetto realizzato grazie a PRE-VISIONI 2011 – Teatro della Tosse (Genova)
Love/Unlove è un progetto nato con il sostegno di La Claque in Agorà – Teatro della Tosse (Genova)

Olivia collabora con Spaziodanza da settembre 2005

Ti racconto la mia passione

Mi ricordo che ho iniziato a danzare spontaneamente in salotto, a casa dei miei genitori. Chiunque venisse a trovarci veniva fatto sedere sul divano e doveva restare a guardarmi, una cinquenne paffuta e scoordinata, mentre seguivo le linee arzigogolate del tappeto, sulle note dei vinili di musica classica del mio papà. Lui la danza me la faceva vedere, era cultura, ma si doveva fare pianoforte, perché bisogna saper suonare uno strumento, e anche sport. Così a 12 anni sono salita su un autobus, per la prima volta da sola, per andare a danza: e ho trovato la mia prima insegnante di danza moderna, che non dimenticherò mai. Da adolescente guardavo la serie Saranno Famosi in tv e ripetevo ogni balletto, mi allenavo durante le puntate e sognavo, in pratica, l’America.

Ma io volevo fare la danzatrice classica! E così, a 14 anni, ho conosciuto colei che considero ancora la mia maestra, e ho iniziato il mio percorso odierno: studiavo tutti i giorni dalle 14 alle 20, dopo la scuola, danza classica, moderna, contemporanea, sbarra a terra, teatro, storia della danza… ero la più piccola di un corso che si chiamava Avviamento Professionale della compagnia Limaa di Nicoletta Bernardini, con cui ho iniziato anche i miei primi spettacoli come interprete; ero minorenne e mi serviva la liberatoria dei genitori per le trasferte.

Il mio mondo è pian piano cambiato, per la danza classica sembravo portata, ma la danza contemporanea e il teatro fisico hanno rapito il mio cuore. A 26 anni ho incontrato un’altra grande maestra e danzatrice sarda, Ornella D’Agostino, e l’ho seguita tra Bologna, la Puglia e la Sardegna in un altro percorso di formazione che mi ha aperto alla Nuova Danza del Nord Europa, dove sono rimasta per studiare contact improvisation e metodi di composizione della danza contemporanea. E così ho iniziato a comporre i miei primi lavori da sola e a girare con il mio gruppo, S.A.N., nei festival italiani, cosa che faccio attualmente come autrice e performer. L’incontro decisivo è stato con la compagnia romana MK che ho seguito per anni nel nord Italia fino ad essere invitata al loro lavoro di sala a Roma e ad essere scelta come parte di un gruppo di ricerca fondato dal coreografo Michele di Stefano, Leone d’Argento per l’innovazione nella danza contemporanea l’anno scorso a Venezia: ci chiamavamo Acquario e ci vedevamo una volta al mese tra Bologna, Milano, Ravenna, Roma per ricercare insieme, senza nessun fine spettacolare. Da lì sono arrivata a danzare con MK in una produzione.

Potevo entrare in compagnia a Roma ma la vita mi ha tenuta a Genova: insegnavo già e ho scelto le radici e i lavori da me prodotti. Da parecchi anni faccio parte di ReteDanzaContempoLigure, collettivo che riunisce coreografi, danzatori e operatori dei linguaggi contemporanei del territorio ligure. Insegno espressione corporea, danza contemporanea, sbarra a terra e predanza dall’età di 23 anni; ho avuto positive esperienze d’insegnamento e pratica anche con i disabili. In molti credono che insegnare sia un ripiego economico o il segnale di un danzatore “non arrivato”. Per me insegnare è vitale, sono io; costa fatica rapportarsi con i bambini, che sono quelli che io “frequento” di più, dai tre anni ai 10, ma ti torna indietro un mondo. Mi piace insegnare a loro e alle persone “molto adulte”, come le mie signore di 60 anni, mi piace insegnare alle persone per cui la danza non è ancora mestiere ma scoperta, gioco e benessere.

Per i professionisti ci sono molti miei validi colleghi: io vivo di ricerca sul corpo e sullo spazio (che per me è la danza), pur se conosco le tecniche e gli stili, perché vivo di fantasia, esattamente come quando ero sorridente e spensierata sul tappeto del salotto dei miei genitori. 

La vita è un’arte e tutti i momenti dovrebbero essere momenti creativi, diceva Yehudi Menuhin…